I LABORATORI DI CUCINA PER BAMBINI

Un laboratorio di cucina per bambini non rappresenta solo un semplice ritrovarsi, ma è un'esperienza completa.
Stare in cucina coi bimbi è un'esperienza esaltante, piacevole e divertente. Arrivano magari intimiditi e un po' timorosi e poi nel corso dell'incontro si trasformano, i loro occhi si illuminano per la gioia di sperimentare e provare.
 
E' un'esperienza di comunità. Si impara a stare con gli altri, è necessario aspettare il proprio turno, è importante dividersi i compiti e bisogna esercitare pazienza e cura per osservare con attenzione cosa è necessario fare, per poi ripeterlo.
E' un'esperienza psicomotoria, di movimento e di coordinazione, per capire quali sono i movimenti corretti per ottenere il risultato. 
Si fa esperienza con le quantità e le misure, dell'equilibrio fra tanto e poco, per arrivare al giusto.
E' un'esperienza diretta di tutto ciò che ci circonda, spesso è l'esperienza pratica di quanto si impara a scuola: si devono valutare pesi e spazi con cui misurarsi, si fanno calcoli e conti. Si capisce nella pratica cosa significa dividere o aggiungere. Pensate quando avete un impasto dei muffin e lo dovete dividere in modo equo negli stampi piccoli o quando avete la pasta lievitata e dovete formare dei panini, che devono essere tra loro più o meno uguali.
E' un'esperienza gratificante, perchè si sperimenta la propria capacità di realizzare un progetto e il risultato lo si può toccare e vedere concretamente, condividendolo con gli altri. E' indescrivibile la gioia di un bimbo che porta qualcosa a casa per la propria famiglia dicendo: "Questo l'ho fatto io". Il bimbo impara a prendersi cura. Parte dal desiderio di ottenere un bel risultato e si adopera per fare bene, scoprendo poi che il suo far bene sarà anche un gesto di riguardo per gli altri, per la propria famiglia o per i propri amici.
E' un'esperienza di tutti i cinque sensi: i profumi coinvolgono l'olfatto, il tatto è sollecitato dalle varie sensazioni che i diversi materiali danno, la vista è sempre messa in gioco e allenata dall'osservazione, l'udito è partecipe attraverso i diversi suoni della cucina e contribuisce a riconoscere il cibo, a farcelo conoscere e ad apprezzare e infine il meraviglioso mondo del gusto, attraverso la varietà dei sapori, porterà i più piccoli in un grande mondo di sfumature e percezioni.
La nostra cucina sceglie gli ingredienti con consapevolezza e attenzione e propone ai bimbi ingredienti naturali, che però a volte non si conoscono, permettendo di sperimentare nuove sfumature dei gusti a cui si è abituati. I bambini incontrano e giocano con ingredienti, che normalmente sono poco amati, se non addirittura rifiutati. Il cibo non è più solo un qualcosa che riempie il piatto, ma può diventare come la tavolozza dei colori per un pittore.
I fagiolini sono raggi della bicicletta, le cipolle i biondi capelli di una faccia, le olive gli occhi irriverenti sopra un naso rosso pomodoro. I vari passaggi per realizzare la propria opera creano un legame di confidenza tra cibo e bimbo, si assaggia e si prova e così si comprende che il gusto è un'esperienza a tutto tondo.
La scelta di utilizzare ingredienti il più possibili naturali, non contraffatti da additivi o da troppo zucchero o sale, solletica il palato in una modalità più ampia.
Ad esempio il dolce non è più il solito sapore che lo zucchero dà a tutte le merendine, ma lo si incontra  nei colori e nei profumi della frutta e ha sfumature diverse se presentati con toni caldi o freddi. 
Un laboratorio di cucina è un piccolo spazio di magia, dove giocare e divertirsi con la fantasia, dove realizzare nel calderone pozioni magiche che ci possono fare realizzare grandi passi nella vita quotidiana. Ad esempio le nostre focacce diventano personaggi di fantasia che appartengono alle storie dei bambini.
Queste magie poi si possono rifare, ricreare. A casa il  bambini può riproporre la preparazione, coinvolgendo i familiari e rendendo il tempo passato insieme prezioso ed unico. Inoltre si scoprirà che ripetendo più volte "una ricetta", ogni volta diventerà più bravo e più capace. Il bambino diventa competente e più autonomo e accresce il suo bagaglio culturale. Ma nello stesso tempo sperimenta limiti e regole. Per realizzare una buona torta non si deve buttare tutto a caso, ma seguire una serie di istruzioni, ma siccome si è coinvolti in un'attività piacevole, questi vincoli non si vivranno come elementi di frustrazione, ma come importanti azioni necessarie per arrivare al risultato.
Si sperimenta anche la capacità di aspettare e di attendere, ci si rapporta con il tempo. Il bimbo che aspetta una pizza che lievita o un dolce che cuoce nel forno imparerà poi a rispettare i tempi della vita reale e delle persone vicine a lui.

a cura  di Lorenza Minonzio
cuoca di cucina naturale del Circolo Arci Coccodè laboratori per una vita sostenibile

Commenti

Post popolari in questo blog

I cereali integrali: consigli e suggerimenti per prepararli e la ricetta del risotto alla zucca.

Ricetta: la granola croccante per la colazione

Corsi di cucina a Bassano del Grappa